L’opera si presenta come un dialogo tra un letterato cinese e lo stesso Matteo Ricci, letterato occidentale. Dal primo capitolo:
41. Il letterato cinese dice: Dal momento che lei, signore, afferma che il Signore del Cielo è l’inizio di tutte le cose, posso chiedere da chi Lui sia stato creato?
42. Il letterato occidentale dice: Ci si riferisce al Signore del Cielo come alla fonte di tutte le cose. Se ci fosse qualcuno che L’ha creato, il Signore del Cielo cesserebbe di essere il Signore del Cielo. Gli uccelli e gli animali, l’erba e gli alberi, sono cose che hanno un inizio e una fine. I fantasmi e gli spiriti in cielo e in terra e le anime degli uomini hanno un inizio, ma non una fine. Il Signore del Cielo non ha inizio né fine ed è, perciò, l’inizio e la radice di tutte le cose. Se non ci fosse il Signore del Cielo, non ci sarebbe altro. Tutte le cose sono create dal Signore del Cielo, ma il Signore del Cielo non è creato da nessuno.